ERAVAMO QUATTRO AMICI AL BAR
E così ci ritroviamo anche quest’anno, davanti a una (botte di…)
birra a parlare di trasferimento, di gomme da montare, di cosa portare, dove
dormire……col pensiero alle sventure dell’edizione passata
di quella che è ormai una delle classiche uscite dell’ATER….la
Via del Sale, più comunemente conosciuta sul forum come VDS.
E così si decide di partire per l’edizione 2010.
Sono le sei del pomeriggio quando ci incontriamo a Modena: Tazio, Dobermann
e il Batto….è la prima fase del “viaggio”, quella in
cui si stivano i materiali e le moto sul furgone. Inizia già bene questo
giro, io che dimentico il casco, un altro si accorge di non avere al seguito
il libretto della moto e i guanti….e vai….chissà cosa ci
aspetta!
Vabbè, tira e molla si fanno le otto e finalmente riusciamo a partire
in direzione Ovest, sembra che non ci sia molto traffico…una parola tira
l’altra tanto che si prende il primo svincolo per Genova…’zzo….ma
era il secondo, abbiamo preso la CISA!!! Ormai continuiamo…..certo che
a quest’ora…..sono le dieci e mezzo quando decidiamo di fermarci
a mettere qualcosa nello stomaco brontolante….spunta la mitica parmigiana
di mamma dobermann…..abbiamo l’aspetto di due profughi afghani.
A Limone arriviamo che ormai è tardi per salire al Forte e quindi si
scaricano le moto e si dorme in furgone, dietro l’albergo dove hanno preso
alloggio Pietro Lawkeeper e Andrea.
Sveglia alle sette, vestizione, accensione moto e si procede verso il confine
di Stato…fila che non si muove al tunnel. Che si fa?! Si scavalca…saliamo
verso il forte e attraversiamo il passo in maniera tradizionale…belli
questi paesini a metà tra cultura italiana e francese, anche le architetture
sono insolite, scritte in Italiano, scritte in Francese….qui si parla
il Patuà….un miscuglio tra i due idiomi. Finalmente Ventimiglia,
Tazio e già li che aspetta insieme al mastodontico barbuto Nicola.
Affrontiamo la prima parte del tragitto che fa già caldo, alcuni chilometri
su asfalto poi incontriamo la tanto amata terra. Riconosco alcuni dei posti
della scorsa edizione segnati da alcuni ceck point….la galleria, la sassaia
impestata, il punto dove è tuonato Bipower, quello dove è decollato
il Boccolari….e finalmente il rifugio dove far merenda….strano ma
abbiamo già fame…boccucce sante!!
Da qui il tragitto varia rispetto alla scorsa edizione, si raggiungono i 2.200
m. del Monte Saccarello fino ai piedi del monumento al Redentore….chissà
che non redima anche noi!?!!
Siamo stati capaci anche di scroccare un pezzo di torta verde ad una comitiva
di pellegrini che hanno raggiunto questo posto dopo sei ore e mezza di cammino!!!!
E’ ora di riscendere a valle….troppe nuvole quassù.
Il paesaggio, come sempre, è da film di fantascienza…terminiamo
il giro in perfetto orario e negli occhi immagini che difficilmente si dimenticano.
Nessuna caduta (se si esclude una scivolata del sottoscritto), nessuna rottura….questa
volta gli jettatori non hanno avuto successo. Limone Piemonte, benzina per il
giorno dopo e su al Forte Centrale per preparare la cena. Ci sono un sacco di
persone, moto e quad….il giorno successivo è prevista una gara
di risalita in territorio francese….che casino!!
Contrariamente all’anno scorso la serata è bellissima, ceniamo
sotto un soffitto di stelle incredibile…..e si fa chiaramente tardi tra
una parola e un bicchiere di vino.
La mattina porta un’aria fresca e frizzante, nove gradi….smontiamo
il “campo” e si va a prendere i tre amigos della fazenda che non
se la sono sentita di dormire in tenda.
Sono circa le dieci quando arriviamo a Demonte, Arcangelo è li ad aspettarci,
farà il giro con noi. Suggestivo, non credo che esistano molti altri
modi per aggettivare percorso e paesaggi….montagne che ci sovrastano imperiose,
vallate che sembrano disegnate da un pittore bizzarro….e siamo alle ex
caserme di Sambuco….2.400 m. E’ un tratto che già conosciamo….però
molto bello, non è male ripassarci. Il capo scout decreta la fine della
sosta, si macinano chilometri su chilometri…senza sosta…anzi, una
sosta c’è stata…metà del gruppo a tirato dritto. Aspettiamo
il loro ritorno e imbocchiamo la pista che ci dovrebbe collegare con il tratto
di salita verso il Parpaillon….peccato sia interdetta al traffico. Questo
comporta una deviazione che ci ruba un paio d’ore buone e, comunque, riusciamo
finalmente ad attraversare il benedetto tunnel…..per la gioia e la soddisfazione
di Mastro Tazio….Foto di rito…siamo a 2.600 m se non sbaglio….adesso
discesa.
La tappa di avvicinamento ai furgoni ci vede passare da Colle Maddalena, non
senza aver dato fondo alla manetta per raggiungere il Bar del Lago…zeppo
di moto e motociclisti. Per raggiungerlo abbiamo lasciato libero sfogo al gas…parte
Arcangelo, seguito da Tazio, seguito da Dobermann…seguito da me che ero
incalzato da Pietro…..divertente, uno dopo l’altro a farsi pizzicare
dalle varie R1 o simili che dovevano scalare marcia per passare….
Si arriverà a casa in ordine sparso, ognuno con il proprio mezzo…stanchissimi
ma soddisfatti, consapevoli che pur avendo azzardato un pochino siamo tornati
senza danni e incidenti, senza inconvenienti…..questa volta la buona sorte
ci ha baciati in fronte……
Suerte amigos, nos vemos en la próxima ronda.
Created by Free Album Creator 29/07/2010 at 0.13.48.